Marzo 2019

Cane investito: risarcimento e danni morali

Per quanto concerne il danno morale da liquidarsi al proprietario del cane, specie se di razza, una recente pronunzia della Cassazione modifica il precedente orientamento.

Con riferimento alle ferite riportate dall’animale nel caso di incidente da investimento d’auto se il cane rimane claudicante – ma in vita – si ha una tutela attenuata.

Non sarebbero, infatti, qualificabili come pregiudizio esistenziale per la lesione dell’interesse a conservare una sfera di integrità affettiva – come era stato affermato in passato dalla stessa Corte – se il cane Non muore ma rimane gravante leso.

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Dicembre 2018

L’accesso va consentito ai cani guida per non vedenti

Il cane guida che accompagna un non vendente, o un non udente, non può essere considerato alla stregua degli altri animali: gli deve essere sempre consentito l’accesso a mezzi pubblici, negozi, locali ed aree pubbliche.

I cani guida, infatti, sono cani da assistenza utilizzati da persone affette da cecità e persone ipovedenti, o non udenti addestrati per aiutare queste persone a superare gli ostacoli o altresì per avvertire il padrone della presenza di suoni importanti.

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Dicembre 2017

Diritto degli animali: le fonti normative

La legge italiana prende molto sul serio il benessere degli animali, e questo è conseguenza della crescente diffusione di una sensibilità verso gli amici a quattro zampe.

Abbiamo assistito alla propensione sempre maggiore di giudici e legislatori a trovare un modo per migliorare la condizione degli animali da compagnia, sebbene permangano importanti eccezioni in cui la centralità del benessere degli amici a quattro zampe viene meno (allevamenti, macelli, circhi, zoo e giardini zoologici, vivisezione, manifestazioni in cui si utilizzano gli animali). Un passo avanti fondamentale è stato il punto fermo, ormai unanimemente riconosciuto, della soggettività degli animali, non sono più considerati come “cose”, che ha portato alla recente introduzione del principio dell’impignorabilità degli animali di affezione o da compagnia e di quelli impiegati ai fini terapeutici o di assistenza.

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Ottobre 2017

Ottenuto il primo permesso di lavoro retribuito per curare il cane

Per la prima volta in Italia si crea un precedente, rappresentato da un permesso di lavoro retribuito, dato ad una dipendente, per far curare il proprio animale domestico.

Nella specie è stato dichiarato che: “curare il proprio cane può essere fatto rientrare tra i gravi motivi personali e di famiglia”  e ciò ha consentito alla lavoratrice di astenersi dal lavoro percependo la relativa retribuzione.

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Settembre 2017

Animali in condominio

Per quanto riguarda gli animali in condominio, la norma che ha segnato la più recente e drastica svolta è la Legge 11 dicembre 2012, n. 220, recante Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Con tale legge viene modificato l’articolo 1138 del codice civile, aggiungendo la parte che recita: «Le norme del regolamento (condominiale) non possono vietare di possedere o detenere animali domestici».

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