Maggio 2019

Cause di lavoro: integrazione del contraddittorio, quando non è necessaria?

Strumentalmente in giudizio viene eccepita la necessaria integrazione del contraddittorio da parte di datori di lavoro sia negli appalti che nella cessione di ramo di azienda.

Tale integrazione spesso però non è necessaria e viene utilizzata per meri espedienti dilatori.

Le argomentazioni proposte però sono spesso carenti sotto il profilo probatorio oltre che prive di fondamento, cosi come l’asserita “totale estraneità della committente alla gestione del rapporto di lavoro”. Non solo la committente fruisce della prestazione lavorativa per anni, ma soprattutto non è mai stata “estranea” al rapporto di lavoro.

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Aprile 2019

Lavoratori: decadenza biennale dell’azione per cessione di ramo di azienda

Entro quanto tempo il lavoratore può far valere i suoi diritti se vi è una cessione di ramo di azienda o una cessione dei lavoratori? 

 

Va evidenziato che nel chiedere la declaratoria di decadenza dall’azione solidale spesso si erra poiché non si considera che il termine biennale inizia a decorrere dalla cessazione dell’appalto o, ad ogni modo, dalla cessazione del rapporto lavorativo. Infatti a seguito di numerose pronunce della Corte Costituzionale, deve oggi ritenersi che quando il rapporto di lavoro non è dotato di stabilità (ovverosia quando non è soggetto a tutela reale contro i licenziamenti illegittimi), il termine di prescrizione dei crediti retributivi inizia a decorrere solo dopo che il rapporto di lavoro sia cessato.

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Marzo 2019

Tutela dei lavoratori: responsabilità in solido ed inammissibilità di preventiva escussione

Oggi la tutela dei lavoratori negli appalti e nella cessione dei rami di azienda è maggiore.

Non può essere in nessun caso accolta l’eccezione di preventiva escussione del patrimonio dell’appaltatore e degli eventuali subappaltatori poiché il decreto legge n. 25 del 2017, convertito in Legge  n. 49 del 20 aprile 2017,   ha eliminato il “beneficio di preventiva escussione” precedentemente previsto in favore del committente nei confronti dell’appaltatore (o dell’appaltatore nei confronti dell’eventuale subappaltatore).

 

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Febbraio 2019

Appalto di opere o di servizi – trattamenti retributivi dei lavoratori-

Quali sono i doveri della committente nei confronti dei lavoratori nei casi di appalto di opere o di servizi

La committente risponde in solido per i casi di appalto e subappalto ex art.5 DPR n. 207 del 2010 ed art. 29, comma 2, d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276 il quale stabilisce che “In caso di appalto di opere o di servizi il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali ulteriori subappaltatori a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, nonché i contributi previdenziali dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto”. continua a leggere