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Agosto 2018

I ladri di sabbia pagano multe salate

Ha dovuto pagare una multa salatissima, di ben mille euro, un turista fermato dai carabinieri con una bottiglia piena di granelli di sabbia asportati da una spiaggia della Gallura. Nello specifico si tratta del secondo comma dell’articolo 40, legge regionale numero 16 del 2017 con cui si dispone che, «salvo che il fatto non costituisca più grave illecito», «chiunque asporta, detiene, vende anche piccole quantità di sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie provenienti dal litorale o dal mare in assenza di regolare autorizzazione o concessione rilasciata dalle autorità competenti è soggetto alla sanzione amministrativa da euro 500 a euro 3.000».

Non sono andati con mano leggera gli agenti che hanno elevato la contravvenzione al malcapitato turista che voleva portarsi a casa i “souvenir” delle spiagge sarde, sabbia, sassi e conchiglie riempiendo una bottiglietta di plastica. Ma gli addetti alla security del Porto di Olbia, durante i controlli prima dell’imbarco lo hanno scoperto ed hanno immediatamente avvertito i militari della Capitaneria di Porto di Olbia che hanno contestato al turista (italiano) la detenzione illecita di sabbia, sassi ciottoli o conchiglie in violazione della legge regionale in materia e dell’Ordinanza Balneare 2018 della Regione Sardegna.

La legge e le relative contravvenzioni esistono da tempo ma solo da qualche anno cominciano a trovare una ferrea applicazione. Il prezzo da pagare, per chi trasgredisce, è salato. Molte delle bottiglie contenenti sabbia sono state individuate attraverso i metal detector degli aeroporti e le regioni italiane hanno già lanciato una campagna informativa, in più lingue, per scongiurare il fenomeno che cresce in maniera esponenziale ogni estate.

A dire il vero sarebbero molti i comportamenti rientranti in un rigido codice di  educazione ambientale. L’invito è quello di  «non portare via sabbia, ciottoli e conchiglie, a non calpestare le dune, a non rimuovere la poseidonia, a non raccogliere piante e fiori presenti sulle spiaggia e sulle dune, a utilizzare le passerelle e i sentieri tracciati, a portare via i rifiuti, a gettare l’ancora negli spazi consentiti». Il decalogo inoltre ricorda che tutti i comportamenti illeciti devono essere segnalati al numero 1515 del Corpo Forestale e di vigilanza ambientale.

 

Nessuno potrà risparmiarti gli inconvenienti legati a queste violazioni ma puoi scegliere di farti assistere da professionisti competenti come quelli del nostro studio per avere assistenza legale e per una consulenza. Troverai ulteriori informazioni alla sezione contatti del nostro sito o alla sezione collaborazioni.

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